Come eravamo ...

1904

Panorama (1925) dalla Chiesa verso la Stazione e Piazza Umberto I (poi Martiri) con la chiesa di San Rocco 

1930

panorama dalla Pinetina  1933

1941

1945  (ma scattata prima dell'agosto '44 perchè Casa Zanotti c'è ancora)

Vista dalla Chiesa (1945)

La foto è la medesima della precedente ma questa versione e stata colorata come si direbbe oggi in post produzione. Mentre la precedente è viaggiata nel 1945 questa risulta viaggiata nel 1987. il panorama è però lo stesso.

Cartolina gentilmente concessami da Massimo Boscari

 

1956

Panorama anni 60

Veduta del Paese verso la Stazione nel primo dopoguerra. Mi ha fatto notare Massimo Boscari le macerie ben visibili al centro della cartolina conseguenti l'incendio provocato dalla rappresaglia Nazi-Fascista del '44. Si tratta dello spazio dove oggi si trova la villa Manzetti che nel dopoguerra ne acquistò il terreno. Attingendo ai ricordi di mia madre che quei giorni li ha vissuti, mi ha raccontato trattarsi della casa Zanotti un lungo caseggiato il cui retro si affacciava su via Castellazzo, data alle fiamme dai Nazisti e completamente devastata. Il giorno successivo restavano spettralmente in piedi le sole due facciate verso la piazza ed appunto verso via Castellazzoche poi vennere immediatamente abbattute nei giorni successivi perchè pericolanti ed irrecuperabili. Abitava nel caseggiato una famiglia di Milano, ingeniere delle Ferrovie a Novara lui con moglie due figlie, entrambe cieche, ed una ragazza a servizio. Da Milano si erano trasferiti a Borgo per paura dei bombardamenti alleati sulla città ma decisamente senza troppa fortuna, il 13 agosto si ritrovarono senza nulla perchè nulla gli era stato permesso di prendere. Per alcuni giorni furono ospitati a casa di mio nonno che  conosceva il padre lavorando anche lui in Ferrovia, dividendo gli spazi di casa come la solidarietà di allora imponeva. 

Piazza ancora Umberto I nel 1907. Sulla destra si intravede l'insegna del Ristorante del Falcone  mentre sulla sinistra entrando nella piazza da Arona c'èra l'Osteria Centrale ... (non ho trovato nessun ricontro di questa osteria nemmeno nelle mie "memorie storiche viventi" a cui solitamente attingo). Sul fondo della piazza si vede l'ingresso con tettoia dell'Albergo Corona (in un primo tempo avevo indicato il portichetto come un edicola  ma poi l'attento massimo Boscari mi ha fatto notare il particolare come lo si desume anche dai dettaglio che mi ha inviato preso dal libro "Borgo Ticino e Divignano" e dallo stesso libro si nota bene anche sul tetto l'insegna dell'Albergo che nella foto del 1907 è invece confusa)

Notare tutte le persone in posa comprese quelle alle finestre del palazzo che chiude la piazza verso via Vittorio Emanuele  (nella cartolina Albergo Corona poi Opera Balilla e successivamente Carceri) 

(foto del 1907 della Raccolta Comandini della Biblioteca Malatestiana di Cesena)

La medesima cartolina riportata sopra ma questa vista in vendita su ebay e' interessante per lo scritto che dimostra come Borgo Ticino ad inizio secolo fosse un'ambita località turistica...                                                                " 29 Luglio 1911                                                                                                                                                                                        Da circa una settimana mi trovo a Borgoticino in campagna, qui ci sto tanto bene, ma mi rattrista il solo pensiero di dover presto ritornare costì. Latte e uova ce ne sono in quantità, e ne faccio gran uso. ...."

 

La Piazza ad inizio secolo

La Piazza "Principale" denominata Piazza Umberto I e finita la guerra dopo l'eccidio del '43 Piazza Martiri  (qui siamo nell'anno 1915) ed ancora naturalmente manca il monumento ai caduti della Grande Guerra (che invece si può vedere nella seguente) che verrà poi trasferito fine 60 inizio 70  davanti alle scuole Elementari.

In questa foto è ancora presente il portico in legno sul lato della chiesa di san Rocco con un lavatoio, il lavatoio scompare nella foto seguente e nella successiva anche la tettoia è stata abbattuta. Alla fine anche la chiesa di San Rocco ormai cadente verrà abbattuta. 

In ogni modo la chiesa era stata sconsacrata da decenni, già tra le due guerre veniva adibita a Consorzio Agrario.

Da notare la grande meridiana sulla facciata sud della chiesa

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Piazza Umberto I poi Piazza Martiri

Foto gentilmente concessami da Massimo Boscari

Piazza Martiri negli anni  '50

Demolizione della chiesa di San Rocco in Piazza Martiri (anno 1954)

L'impresa probabilmente è quella di Giuseppe Ardizio o per lo meno il motocarro era della sua impresa.

In camicia bianca aldo Guazzoni, in realta non c'entra niente coi lavori era solo un "osservatore".

Piazza Umberto I e Via Vittorio Emanuele II

Qui siamo nel 1935, a sinistra la Farmacia Balsari e sullo sfondo l'Opera Balilla

Piazza Martiri (anno 1964)

Un'altra foto di Piazza Martiri anni 50

Foto gentilmente concessami da Massimo Boscari

Piazza Martiri (anno 1973) con il monumento 

L'inaugurazione del monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale nel suo posizionamento originario  in Piazza Umberto (poi Martiri) prima del suo trasferimento davanti alle scuole medie.

Il trasferimento fu oggetto di aspre polemiche sopratutto tra i reduci della guerra che vedevano nello spostamento un "declassamento" da quello che secondo loro era la giusta posizione nella piazza principale del paese.

Sullo sfondo l'Albergo Corona non c'è già più ed al suo posto dovrebbe già esserci l'Opera Balilla  con ben visibile il fascio littore ad accompagnare la propaganta Fascista 

Foto presa dal Libro: 

Il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale - foto del 1932

Piazza Martiri fine Anni 70

Albergo Ristorante del Falcone in Piazza Martiri. Da parte all'ingresso dell'albergo lo Stallazzo dove venivano ricoverati i cavalli dei viaggiatori.

Borgo Ticino si trovava sulla strada tra Genova e la Svizzera. I carrettieri caricavano le merci al porto di Genova per portarle attraverso il Sempione in Svizzera. Borgo Ticino (oltre al Falcone si fermavano al Sempione e al Ricreo) diventava uno dei punti in cui i carrettieri cambiavano i cavalli per averne freschi per percorrere l'ultimo tratto verso la Svizzera. Al ritorno si fermavano nuovamente riconsegnando i cavalli e riprendendo i cavalli lasciati all'andata di nuovo freschi.

Foto gentilmente concessami da Massimo Boscari

Foto gentilmente concessami da Massimo Boscari

Scuole elementari (foto del 1955) prima Bonfanti e  successsivamente ribattezzate John e Robert Kennedy

Anno 1974

Foto gentilmente concessami da Massimo Boscari

 

Il monumento ai caduti della prima Guerra Mondiale è così censito nell'anagrafe della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemontei 

Data:  1918-1924
Materia e tecnica: Granito rosa; bronzo/ doratura a vernice; laterizio
Misure: m 3.57x2.00x1.28;
Soggetto: allegoria della Vittoria come donna vestita all'antica
Descrizione del bene:  Monumento costituito da basamento in granito rosa a cui è addossata una figura femminile in bronzo, patinata oro. La donna, con abiti all'antica, regge nella mano destra un tralcio di alloro. La figura tiene nella mano sinistra un fascio littorio. Al suo fianco è una scritta commemorativa, mentre ai suoi piedi sono incisi su una targa in bronzo i nomi dei caduti durante la prima guerra mondiale. Il monumento è inserito in un'aiuola rialzata ed è circondato da vegetazione.
Descrizione iconografica:  Allegorie: Vittoria; Abbigliamento: tunica. Attributi: ramo di alloro; fascio littorio.

Trascrizione:
a fianco della figura femminile: BORGO TICINO / AI SUOI / CADUTI / DI / GUERRA / 1915-1918
sul fascio littorio: GIUSTIZIA E LIBERTA'
sul lembo della veste, vicino al piede sinistro: C. CANTONI
sulla targa ai piedi della scultura:  C.E. AGAZZINI GIOV 1893 / S.O ARDIZIO VIRG 1898 / S.O BELLINI CARLO 1897 / S.O. BELLINI PIETRO 1894 / S.O. BOCCHETTI GIOV. 1899 /S.O. BOLLINI PIETRO 1887 / S.O. BRUNO CARLO 1895 / S.O. CERUTTI LUIGI 1894 / S.O. CERUTTI PIETRO 1897 / S.O. COLOMBO BIAGIO 1887 / S.O. CAMPAGNOLI PIETRO 1896 / S.O. CERUTTI BATT. 1891 / S.O. CERUTTI PIET. 1889 / S.O. CERUTTI SILV. 1889 / S.O. COLOMBO FRAN. 1889 / S.O. EPROCI EDMON. 1886 / S.O. FRANCHINI ANTONIO 1893 / S.O. FRANCHINI ENRICO / S.O FRANCHINI GIOV. 1889 / S.O. FRANCHINI ISAD. 1888 / S.M. GUAZZONI SER. 1881 / C.E. GUAZZONI GAUD. 1884 / S.O. GIACOMETTI MAR. 1896 / S.O. GNEMMI ALF. 1894 / S. GNEMMI ANT. 1887 / S.O. GNEMMI GAUD. 1888 / S.O. GNEMMI G. DI C. B. 1887 / S.O. GNEMMI GIU. DI A. 1887 / S.O. GROSSINI MAURO 1896 / S.O. GUAZZONI CAR 1883 / S. GUAZZONI GIAC. 1889 / S.O. GUAZZONI GIUS. 1891 / S.O. JOLITA GIUS. 1887 / S. LUCCHETTA FRANC. 1895 / S.O. LUCCHETTA PIET.1891 / S.O. MARCHINI GIOV. 1892 / S.O. MARINI LUCA 1894 / S.O METELLI GIUS. 1883 / S.O. NOVAZIO CARLO 1898 / S.O. NOVAZIO FRAN. 1889 / PRANDI GIOV. 1895 / S.O. QUIRICHETTI C. 1883 / S.O. QUIRICHETTI C. 1899 / S.O. QUIRICHETTI C. 1891 / S.O. QUIRICHETTI C. 1896 / S.O. TADDEO GIOV. 1895 / S.O. TADDEO PIET. 1897 / S.O. TOSI GIOVANNI 1889 / S.O. TOSI PIETRO 1891 / S.O. VISCONTI GASP. 1891

 

Asilo Ambrogio e Luigi Zanotti anno 1913

Immagine dall'alto dell'Asile in una cartolina viaggiata nel 1926

Asilo Zanotti  

Via Vittorio Emanuele 

Foto tratta dal calendario 1999 del Comune di Borgo Ticino

Nel 1907  (foto facente parte la Raccolta Comandini della Biblioteca Malatestiana di Cesena)

Corso Vittorio Emanuele II   - Dal confronto con la foto precedente si vede la differenza tra le due recinzioni, prima e dopo la costruzione del Cinema LUX.

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L'inaugurazione del Cinema Lux di Borgo Ticino (ora Sala Don Franco Boniperti) alla presenza delle autorità civili e religiose . Un appunto personale: in seconda e terza fila mio nonno che il cinema lo aveva costruito materialmente con la sua impresa e mio padre che ne seguiva i lavori.

Via Vittorio Emanuele verso Via Stazione fine anni 50 

Per gli appassionati di auto quella parcheggiata sulla destra è una curiosissima ed ora ricercatissima ISO Isetta.

1903

Diverse visuali di Corso Vittorio Emanuele II dalla piazza verso la stazione

Si può notare l'evoluzione dei mezzi, dal carro alle prime automobili

 

La Chiesa Parrocchiale in una foto del 1926

La chiesa Parrochiale di S. Maria Assunta ed il Battistero - anno 1954 

Foto gentilmente concessami da Massimo Boscari

La Chiesa  Parrochiale di S. Maria Assunta  -  cartolina viaggiata nel 1981

Foto gentimente concessami da Massimo Boscari

Interno  -  cartolina viaggiata nel 1967

Foto gentimente concessami da Massimo Boscari

Interno    -  Foto gentilmente concessami da Massimo Boscari

 

Cartolina con il Condominio Castellazzo che sorge da parte alla chiesa di Santa Maria Assunta sulla collina dove intorno al 1200 sorgeva il castello di Borgo Franco. 

cartolina gentilmente concessami da Massimo Boscari

Via dell'Olmo

qualche anno dopo... ora c'è l'illuminazione pubblica

Foto tratta dal calendario 1999 del Comune di Borgo Ticino

Matrimonio in Via ...

Via Orgoglia

Matrimonio in Municipo (Nel Ventennio fascista, lo si vede dalla scritta "W Mussolini" sopra la finestra a destra dell'entrata)

La "Castagne Amare" ad inizio secolo. Il toponimo "castagne amare" non è mai realmente esistito anche se per tutti quello era il nome per indicare quel pezzo di strada tra la via stazione  e la discesa che portava al secondo passaggio a livello (ora non piu esistente) per raggiungere il Sempione.  Il nome naturalmente derivava dagli ippocastani (castagne non commestibili, amare appunto),  che costeggiavano quel pezzo di strada dove ci si fermava sulla panchina all'ombra degli alberi (a volte anche ritrovo per chi "bigiava" la scuola)

Foto tratta dal calendario 1999 del Comune di Borgo Ticino

Sempre le "Castagne Amare" ma con vista verso il paese e qualche anno dopo, anche gli ippocastani sono un pò cresciuti. (la cartolina è viaggiata nel 1972 ma  si tratta chiaramente di una foto molto antecedente ed originariamente  in bianco e nero e successivamente colorata)

Foto gentilmente concessa da Massimo Boscari

Le "Castagne Amare" quando ancora c'erano, non tanti anni fa ...

immagine presa dal sito  http://cosedalborgo.blogspot.com/

Stazione

Stazione  (1938)

Stazione nei primi anni del dopoguerra (la cartolina risulta viaggiata nel 1957).

Foto gentilmente concessa da Massimo Boscari

La stazione negli anni 70

Ingresso del Paese L'attuale Via Zanotti. La villetta sulla sinistra, ancora ad un piano era quella della "Dinamo". La Società Italiana per Imprese Elettriche “Dinamo” venne incorporata nell'Enel nel 1923 e nel 1963 il nome  sparì ma nonostante questo ancora negli anni  80 sentivo chiamare quella casa, che un tempo era stata la casa del custode della cabina elettrica, la "Dinamo"

La casa venne costruita nel 38/40 sul luogo dove sorgeva il vecchio cimitero di Borgo, già da tempo inutilizzato, ma nel quale solo un'anno prima si era provveduto alle riesumazioni e  bonifica.  Tant'è che mi viene raccontato che la famiglia che vi abitava pur avendo molto terreno disponibile tra la casa e la cabina elettrica, per seminare le verdure aveva preso un terreno al di la della strada ...

L'ingresso del paese, sempre da Novara, si vede la cappelletta della "Madonnina" mentre non sono ancora state costruite le scuole elementari

Stazione Esso (oggi Tamoil) tra Via Zanotti e la SS 32   ...in tempi diversi

Il vecchio campo sportivo di Borgo Ticino che si trovava allora lungo la Statale, dove  poi sorse la Manifattura Gagliardi ed oggi il Supermercato In's.

Stazione Agip e Bar di Via Sempione all'ingresso del Paese ....coi miei nonni al balcone

Santuario Madonna delle Grazie

Una cartolina pubblicitaria della Trattoria Sempione degli anni 70

Foto gentilmente concessa da Massimo Boscari

Due cartoline del "Tennis" di Via Valle  -    viste la Ford Capri e la 124 Spider parcheggiate anche qui siamo negli anni '70

Foto gentilmente concesse da Massimo Boscari

Cartoline

1932

1945

anni 60

Anni 70

 

 

Questa sotto in realtà non è una cartolina postale vera e propria ma un catolina stampata a scopo di propaganda politica che comunque ha una sua rilevanza documentale.

Vi è riprodotto l'annullo filatelico che le Poste Italiane hanno dedicato il 23/04/1994 alla mostra "dal Fascismo alla Resistenza" con emissione ed annullo a Sesto Calende luogo oltre che della mostra anche di uno dei dodici "Martiri" fucilati a Borgo Ticino il 13 Agosto 1944: Cesare Tognoli la cui immagine è infatti  ritratta nell'annullo con la dicitura "Omaggio a Cesare Tognoli"  (In altre fonti anzichè Cesare viene indicato come Virginio)

Anch'essa mi è stata fornita da Massimo Boscari,

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